BIDONE
E' uno spettacolo con un cassonetto della spazzatura, pieno di poesia.
Non parla di cibo, non è socialmente utile né politicamente corretto, ma può aiutarti a riconoscere l’immondizia della tua vita, a scegliere bene cosa tenere, cosa buttare e anche che cosa riciclare. Per esempio: che ne faccio di un uomo inutile? Lo butto nell'umido?
Bidone è uno spettacolo teatrale per voce sola, anche se le voci sono tante.
La protagonista è una donna perennemente in ritardo che, per la prima volta in vita sua, arriva in anticipo a un appuntamento. Ma molto in anticipo.
L'appuntamento è con un uomo.
Durante questa lunga attesa, che è il tempo reale della pièce, ciò che accade fuori e dentro di lei la spingerà a prendere una decisione che le cambierà la vita.
Di tanto in tanto “voci poetiche” provenienti dalla sala si intromettono nel monologo. Sono parole di Tolstoj, Parker, Schiller, Merini e tanti altri, parole che la strappano dalla sua situazione d’attesa verso un altro spazio scenico, dove si trasforma in personaggi diversi tra i quali una rivoluzionaria come Anna Kuliscioff, una appassionata di microtanga e chirurgia plastica, e la prima donna, Eva, in un brano tratto da Il Decamerone, scelto come omaggio a Franca Rame.
La protagonista è una poetessa che porta con sé, nelle tasche del suo impermeabile, un amore assurdo da una parte e una curiosità inesauribile, per la vita e per il mondo, dall’altra. La sua identità si gioca su questi due piani che, sulla scena, si condizionano a vicenda, in un movimento narrativo profondo, sempre umoristico.