![](https://static.wixstatic.com/media/7b69de_5fa5c14231044c64a3337a2ae719a2cc~mv2.jpg/v1/fill/w_1200,h_797,al_c,q_85,enc_avif,quality_auto/7b69de_5fa5c14231044c64a3337a2ae719a2cc~mv2.jpg)
JONI MITCHELL - la musa sfuggente
Reading con musica
con Tita Ruggeri
regia di Angela Malfitano
alla chitarra Giuseppe Calcagno
Era la ragazzina bionda che cantava di Woodstock e dei figli dei fiori, incantando le folle con la sua chitarra e la sua voce angelica.
Nel 1971, con il folk romantico e malinconico di "Blue", conquistò il cuore di una generazione, prima di avvicinarsi al jazz e di stupire tutti con una conversione alla musica di ricerca più sofisticata.
In anni recenti, infine, ha scelto di tornare alla sua passione più antica, la pittura.
Joni Mitchell è la protagonista di questo libro intervista, che raccoglie tre lunghe conversazioni registrate tra gli anni Settanta e i Duemila.
Vi scopriamo una donna fiera della sua indipendenza, che si è fatta strada tra mille difficoltà in un ambiente dominato dagli uomini; una musicista e pittrice autodidatta ma estremamente consapevole delle sue scelte, lontanissima dallo stereotipo dell'artista naïf che molti avrebbero voluto cucirle addosso; una conversatrice affascinante, capace di commentare con ironia i versi apparentemente ermetici delle sue canzoni o di raccontare per brevi tratti le grandi personalità con cui è venuta a contatto nella sua carriera, da Leonard Cohen a Bob Dylan, da Jaco Pastorius a Charles Mingus.
![joni1_0_edited.jpg](https://static.wixstatic.com/media/7b69de_eee7cce70e8b47bcbf7737b5c78a1536~mv2.jpg/v1/fill/w_361,h_411,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/joni1_0_edited.jpg)
«Per me la libertà è il lusso di poter seguire la strada del cuore, di conservare la magia nella propria vita. La libertà mi serve per poter creare, e se non posso creare non mi sento viva.»
Joni Mitchell